ia evoluzione

IA è già troppo tardi?

Ascolta l'articolo

Indice

Dove siamo ora

Un anno fa su queste pagine virtuali scrivevo qualche riflessione sull’intelligenza artificiale, si parlava di dove era giunta allora e di quanto fosse stupefacente e al contempo inquietante a tratti.

Qui il vecchio articolo.

Dopo un anno sembra che in realtà siano passati molti anni, le cose sono davvero cambiate, non so dire se in meglio o in peggio, dipende dal punto di vista: le IA generative ora sono in grado di creare di tutto, testi, video, audio a partire da prompt (istruzioni in lingua naturale) più o meno evoluti (per ottenere risultati quantomeno interessanti però non serve studiarne di troppo evoluti). 

È sufficiente guardare le immagini che corredano questo articolo per capire da soli a che punto siamo.

Però non è tutto, le IA sono in grado ora di clonare voci e immagini in movimento.

Quindi c’è stata un’evoluzione incredibile in un lasso di tempo brevissimo.

Sono cambiate però anche le informazioni che abbiamo, ora si sa quanto consumano questi strumenti e non è una buona notizia dal punto di vista del risparmio energetico .

Sappiamo poi che chi muove i fili (sperando che qualcuno possa sempre muoverli) sono più o meno i soliti noti.

Sappiamo anche di denunce da parte di artisti defraudati di qualche loro tratto caratterizzante per animare qualche IA. 

Sappiamo che il mondo dell’open source che fa capolino con le sue logiche e la sua filosofia aperta ma non viene visto di buon occhio per presunti motivi di sicurezza.

E continuiamo a non sapere d’altro canto come le IA vengono istruite e con quali dati. Effetto black-box sempre ben presente.

Quindi tirando le somme possiamo affermare che nell’arco di un anno la situazione è migliorata, è rimasta la stessa o è peggiorata?

A che gruppo appartenete

Eh sì, per rispondere si deve prima capire qual è il vostro gruppo di appartenenza

Se siete catastrofisti è evidente che le cose non sembrano volgere al meglio, sempre più lavori a rischio, sempre meno diritti d’autore rispettati, sempre più potere in mano a pochi e sempre più dati regalati da noi per poter usare lei, l’IA.

Se siete degli entusiasti invece avrete la bocca ad ovale da più di un anno, più o meno come l’urlo di Munk ma con occhi sognanti e non atterriti, non starete dietro alle evoluzioni da quante sono e non saprete più quali aggettivi estrarre dal cilindro per definire le IA per quanto esaltanti sembrino e siano, obiettivamente.

Qualcuno di voi si sarà iscritto a, o se siete tra i più intraprendenti avrà fondato un canale di esperti dell’IA, nato per mettere in ordine tutto ciò che ruota intorno a questo caotico mondo in esplosione e userete IA varie dalla mattina alla sera, quindi per voi le cose vanno alla grande.

Se siete in una categoria di mezzo invece, (ah l’antica via di mezzo), sarete in osservazione critica (in senso costruttivo) di ciò che accade, cercando di portarvi a casa il tanto buono che c’è, ma al contempo, di valutare con obiettività quello che queste IA comportano in termini di perdita e non solo di guadagno per l’IU, l’intelligenza umana.

C’è infine anche una grande fetta della popolazione, io temo sia la maggior parte, come è sempre successo nella storia dell’evoluzione dell’essere umano, che ignora completamente cosa sia l’IA o non se ne cura affatto.

È un po’ come quando ci si sente dire: “io di politica non mi occupo, non è affar mio, tanto fanno sempre quello che vogliono”, purtroppo però che lo vogliamo o no la politica si occupa invece sempre di noi..

Non credo purtroppo che avranno ragione coloro che appartengono a questa ultima categoria, perché se da una parte vivono più sereni o meno esaltati, sicuramente non saranno preparati quando l’IA diventerà inevitabile (o lo è già?).

Che sia il nostro prossimo migliore amico o peggior nemico si dovrebbe almeno sapere di cosa (o di chi?) si tratta.

Penso che siamo vicini a questo punto di non ritorno e visto che non amo subire ma piuttosto capire cerco di informarmi, provare, guardare, analizzare.

IA è già troppo tardi
IA è già troppo tardi2

Osservazioni

Si potrebbero trattare molte tematiche simil filosofiche a partire da queste quattro categorie e svilupparle, ma non è mia intenzione.

Io mi permetto solo di osservare come in parte feci un anno fa, che stiamo dando troppo per scontato questa tecnologia, soprattutto lo stiamo facendo senza quantificare quanto ci costa, anzi addirittura sembra si sia deciso che si deve usare e lasciare evolvere alla velocità della scienza (questa citazione fa rabbrividire) ma meglio dire dell’IA, che non sappiamo quale sia tra l’altro, purtroppo, sappiamo solo che è molto veloce, sicuramente più di quello che possiamo immaginarci.

Non è la prima volta che accade nel mondo tech che ci affidiamo e confidiamo nelle possibilità di una nuova meraviglia tecnologica ma è certamente la prima volta che potremmo venire snaturati dalla stessa.

A cosa mi riferisco?

Al fatto che se presto la mia voce per istruire un’IA dandole poi in pasto altri testi lei li pronuncerà come fossi io a farlo. Qualunque tipo di testo, anche in un altro idioma, incredibile vero?

Sì decisamente, peccato però che non abbia alcuna garanzia che la mia voce venga poi restituita o meglio non venga utilizzata senza il mio permesso.

E cosa dire dei video, un po’ di addestramento e potrò crearmi il mio clone digitale, che in video si muove come me, parla come me e .. sembra me.

Purtroppo però per uno diverso da me sarà così somigliante che in sostanza rappresenterà me, se anche stavolta non mi credete guardate qui.

Se ci prova un curioso qualsiasi forse può essere solo un vezzo o un esercizio interessante per testare queste incredibili possibilità, ma come la mettiamo se un video costruito dovesse diventare una prova in tribunale, impossibile da confutare e usato contro il protagonista virtuale?

Già oggi se ci pensate, una volta accusati sta a voi dimostrare di essere innocenti, non a chi via accusa di dimostrare contro ogni ragionevole dubbio che siete colpevoli prima di disturbarvi, questo accade anche se non avete commesso alcun reato, ma se ci sono prove che sembrano inconfutabili, audio e video per esempio, generati da un IA, un magistrato sarà in grado di discernere? 

Oppure se un filmato con una dichiarazione spinosa (per non dire esplosiva e visto il periodo storico non siamo certo lontani dalla realtà) mai pronunciata da un capo di stato di qualunque nazione venisse prodotto senza la possibilità di sbugiardarlo?

Queste sono le cose a cui mi riferisco quando parlo di tecnologia fuori controllo.

Il dibattito è aperto ma il sospetto è che poco interessi e soprattutto che il tempo non sia a favore di chi si fa domande e non trova valide risposte. 

Quindi cosa facciamo

Sinceramente chi scrive non ha la risposta.

Il buon senso di un ingenuo suggerirebbe di non fornire voce e immagini a cuor legger in pasto alle IA generative.

Ma se si nutrono già di immagini e video sparsi dappertutto sul web non dovrebbe essere difficile per chi vuole clonavi reperirle e offrirle alla piattaforma IA preferita al posto vostro.

Non usarle è utile come lo fu ostinarsi a non prendere il treno nel 1800, chi decise così ha forse cambiato la storia e il trasporto su rotaia si è fermato?

Allora usiamole e godiamone appieno, fintanto che non vedremo un nostro amato dipinto, canzone, brevetto, poesia, progetto, voce o la nostra faccia presi e usati da altri, come se fosse qualcosa di proprio.

Oppure gridiamo allo scandalo, ma chi ci ascolterà?

Io continuo a pensare che serva chiedere chiarezza ai conduttori del “vapore artificiale” su molti aspetti attualmente trascurati, a partire da dove vengono presi i dati e se c’è autorizzazione a farlo.

Se ci pensate sono stati creati diversi regolamenti per proteggere i nostri dati e la nostra privacy e poi abbiamo l’IA, asso piglia tutto che come un aspirapolvere spazza il web senza chiedere nulla a nessuno.

Poi serve una legislatura internazionale al passo con i tempi (lo so ho detto poco..) e con la tematica e se è un’utopia si deve partire da quelle nazionali, come dite? È un’utopia anche questa? Da qualche cosa si dovrà partire però.. si accettano consigli e suggerimenti.

E infatti “last but not least” servirebbe un dibattito a vari livelli, senza strilli e senza preconcetti per spiegare alla massa cosa siano queste incredibili tecnologie, quanto possano essere utili e in quale caso anche potenzialmente dannose.

Anche le migliori medicine hanno un bugiardino in cui si descrivono possibili effetti collaterali.

È forse stato fatto per le nuove tecnologie del passato? Per il nucleare per esempio vi chiederete. Forse non abbastanza, ma questo ha portato anche a clamorosi disastri e noi dovremmo imparare dagli errori commessi. 

Infine va coinvolta anche l’etica, come in vari altri campi della tecnologia moderna, l’uomo dovrebbe essere sempre al centro e soprattutto dovrebbe esserlo l’umanità, intesa come la nostra specificità di esseri umani, sempre che questo interessi ancora a qualcuno.

Nota conclusiva

le immagini che corredano l’articolo sono state generate con Leonardo.ai, uno strumento straordinario.

A partire da un’immagine già generata sono stati scelti stili diversi e i risultati sono lì da vedere.

Chi ha fatto questo esperimento è un tipico utilizzatore (capra) degli strumenti di intelligenza artificiale e ha usato la versione free di questo specifico, quindi pensate cosa può fare chi davvero sa maneggiare questi strumenti.. e chi invece li sa addirittura istruire, esercitare, programmare?