Indice
Introduzione
Anche quest’anno siamo stati presenti al Red Hat Summit sia all’appuntamento di Roma che a quello di Milano.
Per noi come ITServicenet è motivo d’orgoglio poter partecipare ed avere uno spazio, se pur piccolo, all’interno di queste giornate dedicate a chi opera in modo professionale nell’open source.
Personalmente ho presenziato assieme ai colleghi di RIOS alla giornata di Roma.
In questa occasione abbiamo potuto esprimere i concetti che ci rappresentano e guidano le nostre azioni da tanti anni, sia personalmente che aziendalmente.
Il nostro speech si è concentrato sulla nostra esperienza in Rios ed in generale sul nostro modo di lavorare “distribuito”.
La sfida dell'open
ITServicenet nasce da un’idea mia e del collega Ing. Marcato Matteo, volevamo trovare un nuovo modo di lavorare, che valorizzasse di più quello che siamo in grado di fare ogni giorno nel mondo IT.
Abbiamo quindi identificato degli obiettivi che le soluzioni open source, da noi adottate fin dai primi inizi, dovevano permetterci di raggiungere al fine di fare del business.
Qui c’è il primo ostacolo per molti, trattare l’open source in ottica di impresa, per noi questo implica:
– Continua evoluzione
– Ricerca di soluzioni stabili e affidabili
– Che siano concrete e credibili, quindi supportate
– Che offrano garanzie di lungo periodo, quindi sostenibili nel tempo
– Infine soluzioni che valorizzino chi le utilizza al punto di diventare un distinguo rispetto alla concorrenza
Ostacoli
Le sfide del business legato all’open Source ci portano inevitabilmente a scontrarci con le soluzioni che per noi rappresentano un concetto datato, quelle offerte dai Big.
Queste realtà vengono scelte spesso dai clienti per motivi contingenti, motivi legati al tempo disponibile (scarso) per fare adeguato scouting e per fare adeguata formazione (ancora più scarso).
Si viene dunque portati a fare scelte di comodo o comunque le più ovvie apparentemente, determinate appunto da risorse come tempo e denaro, mai in eccesso, per usare un eufemismo.
Un esempio lampante è l’uso indiscriminato del cloud, “vado là perché è più sicuro, lo fanno tutti e costa meno”. Fine delle considerazioni sul tema.
Vediamo allora come possiamo favorire le aziende clienti che vogliono aumentare in modo proficuo l’adozione di soluzioni open source.
Partiamo approfondendo gli ostacoli che si presentano a chi vuole fare impresa con l’open source, riportiamo quelli che noi abbiamo identificato:
1. I big players, che d’impatto offrono del software più appetibile.
Il prezzo “nascosto” da pagare per il cliente però è il lock-in tecnologico o la dipendenza in caso di soluzioni Saas. Alla fine non si è più proprietari del know-how, dei dati e della tecnologia.
Inoltre per l’imprenditore dell’ICT in questo caso si rivende “solo” un servizio.

2. Il tempo, molto, necessario per scegliere la soluzione open source, valutarla, calarla nel contesto di mercato, creare un attività di supporto e manutenzione, far proprio l’uso della soluzione, fare esperienza.
Spesso lo stesso imprenditore ICT non vuole impegnare questo tempo.
3. Il costo, alto, la soluzione già fatta costa meno, ma nessuno si domanda mai il perché. Questo non significa necessariamente che la soluzione open source debba costare di più (secondo noti preconcetti tipici del nostro paese addirittura di meno).
Va valutato il perché ha un costo. Questo inteso in modo ampio e non solo in senso economico.
Per l’imprenditore: si deve tornare a parlare e trasmettere valore, non costi.
4. La formazione, utilizzare una soluzione nuova necessariamente implica formazione dell’utente e di chi deve amministrarla.
Tornare a scuola è dura per tutti, anche per l’imprenditore dell’ICT.
5. Il cloud, economie di scala, servizi di terzi facili da acquistare, l’effetto “tutti usano questi sistemi”. Tutti motivi che rendono le soluzioni cloud attrattive.
Facile e veloce = più semplicemente remunerativo, pensiero di molti colleghi imprenditori, spesso genera effetto boomerang.

ITServicenet e RIOS come acceleratori
Il nostro business si fonda sulla volontà di offrire un approccio professionale e di livello enterprise alle tecnologie open source che come ITServicenet e come gruppo RIOS scegliamo, testiamo e prepariamo per essere distribuite.
Dove possiamo fare la differenza? Ancora una volta su questi tre concetti chiave già emersi:
-Tempo
-Professionalità
-Responsabilità
Tempo, in genere non c’è materialmente il tempo necessario per scegliere, valutare e rendere sufficientemente affidabile l’adozione di un prodotto open source all’interno del nostro panorama informatico.
Per ogni necessità esistono svariate soluzioni viste in varie declinazioni.
Qual’è la migliore?
Quali sono le risorse necessarie?
La manutenibilità nel tempo quanto mi costa?
Noi impieghiamo al posto vostro il nostro tempo per tutto questo.
Professionalità, abbiamo acquisito abbastanza competenza per dirci professionisti di un prodotto open source, ma del suo fratello più giovane?
Se ci chiedono una soluzione alternativa o peggio integrativa?
La conosciamo così bene?
Sappiamo mantenerla per i prossimi 3-5 anni?
Dobbiamo fare dei corsi di formazione?
La risposta è ovviamente sì, bisogna avere la padronanza dello strumento per essere professionali ed offrire il giusto prodotto al nostro cliente.
E siamo noi ad occuparci di questo.
Responsabilità, nel panorama dei prodotti open source si trova di tutto.
Siamo sufficientemente coscienti di quale soluzione applicare nel settore di interesse del nostro cliente?
La scelta di un prodotto rispetto ad un altro viene fatta anche a partire dalle più recenti normative europee (NIS2, CRA, etc).
Certamente e siamo noi che dobbiamo poter garantire anche questo. Come?
La risposta RIOS-Like
Tempo, ogni giorno più di 500 persone investono il loro tempo su tematiche coerenti con quanto richiede il nostro business open source, che siano questioni tecniche, amministrative o legali.
Professionalità, le competenze in RIOS sono tutte elencate ed in continua evoluzione, posso attingere dal radar tecnologico sia per espletare commesse che per arricchire la mia specializzazione con corsi di formazione.
Responsabilità, la rete intrinsecamente ci permette di essere sempre responsabili, sia in termini di valutazione delle soluzioni con un confronto continuo, che in termini di affidabilità sui servizi offerti.
Naturalmente tutto ciò va poi declinato azienda per azienda e ITServicenet ha trovato come dicevamo all’inizio il suo speciale modo di operare, ma di questo, sperando di essere di ispirazione, vi parleremo in un prossimo articolo.
Ing. Alessandro Bolgia