Il solito articolo clickbait che deve seguire i suggerimenti degli assistenti seo ed impone dunque un numero nel titolo?
No direi piuttosto una lista di motivi come promemoria per chi ci sarà.
- Location: il We Make Future è a Rimini, il che è già sufficiente a risvegliare dolci ricordi a molti dei partecipanti ne sono certo. La riviera e la sua spensieratezza, la gioventù, i locali, le spiagge.. basta altrimenti l’articolo diventa un mega punto 1. Chi è stato alla fiera di Rimini poi sa che si tratta di un complesso molto interessante di per sé, certamente molto adatto ad eventi di questo genere.
- Storia: l’evento è ospitato dalla riviera dal 2015, basta fare un rapido flashback -> https://www.wemakefuture.it/informazioni/edizioni-passate/ per scoprire come sia un evento a tutto tondo, ricco di ospiti noti, con un taglio tecnologico ma certamente anche votato all’intrattenimento.
- Il 2023 è un anno particolare, è il vero anno del ritorno alla normalità, dopo tre anni bui a fasi alterne, anni che per qualcuno sembrano già un lontano ricordo, per altri invece hanno lasciato un pesante segno, ma a tutti appaiono come una specie di buco nero spazio temporale dal quale siamo riemersi e la Romagna è lì che aspetta i suoi figliuoli come sempre a braccia aperte.
- Il programma: basta un colpo d’occhio per vedere tra gli speaker specialisti in vari campi, in particolare quello dell’intelligenza artificiale e anche qualche nome noto ai più nerd, come Tim Berners Lee a cui si attribuisce l’invenzione del “www – World Wide Web”. Chissà cosa ne pensa lui delle nuove IA e chissà cosa ci potrà dire Sophia in merito, il “robot umanoide” che sarà tra i relatori dell’evento. Siamo vicini al momento in cui qualcuno ci busserà alla porta chiedendoci se ci chiamiamo Sarah Connor oppure andiamo verso la direzione dei robot senzienti alla R. Daneel Olivaw tracciata da Asimov nei suoi racconti degli anni cinquanta?
- Esposizione: l’area espositiva è di anno in anno cresciuta, quest’anno oltre ai numerosissimi partecipanti vi saranno anche aree svago dove praticare sport e naturalmente palchi per spettacoli. Gli espositori saranno più di 400, le startup più di 1000, gli ospiti istituzionali più di 100, per approfondire si può dare un’occhiata qui: https://www.wemakefuture.it/next/events/tech-digital-fair/. Sembra che abbiano pensato a tutto per evitare che i visitatori si annoino.
E poi perché ITServicenet proprio al We Make Future:
Bene, i primi 5 motivi per esserci ve li ho già esposti, ora vi racconto perché
ITServicenet ha deciso di partecipare insieme a Nextcloud.
- Partnership ufficiale: ITServicenet è partner ufficiale di Nextcloud per l’Italia e quando ci hanno parlato dell’intenzione di partecipare a questo evento ci siamo attivati per poterci essere. Ci sarà la possibilità di incontrare fisicamente gli ingegneri della casa madre e quelli di ITServicenet, quelli che fanno in modo che il vostro sistema funzioni bene e che vi assistono giorno per giorno.
- Confronto: ci siamo abituati a comunicare digitalmente e questa comodità è impagabile, però potersi incontrare ogni tanto e confrontarsi su temi come la sovranità del dato, la sicurezza del cloud e le opzioni che un sistema open source on premise offre può aiutarci certamente a gettare le basi per una possibile collaborazione e tutto ciò ci viene meglio sicuramente di persona.
- Storage: ITServicenet non è solo cloud oriented, 20 anni di esperienza nell’open source sono un lungo periodo e quest’anno abbiamo deciso di metterlo al servizio di chi vorrà venirci a trovare. Tra i vari progetti in corso c’è anche quello che chiamiamo storage S3 privato, qualcosa che spesso trascuriamo, lo spazio disco, lo spazio dove i nostri preziosi dati vengono conservati, acceduti, editati. Poter realizzare on premise piattaforme in grado di gestire petabytes di dati non è ad appannaggio soltanto dei colossi dell’IT e ITServicenet sarà al We Make Future per raccontarvelo.
- Cloud for School: altro tema caldo, la migrazione dei dati da piattaforme cloud non proprio in linea con i dettami del gdpr. Per il mondo educational è un’impresa quasi proibitiva se affrontata in autonomia e senza supporto alcuno da parte delle istituzioni. ITServicenet ha pensato a due soluzioni, una chiavi in mano di tipo saas (software as a service) e una on premise con un appliance dedicata, entrambe funzionali allo scopo. Saremo lì a presentarvele.
- RIOS: ITServicenet è parte della Rete Italiana Open Source incontrare noi dunque sarà come incontrare la rete. Chiunque sia interessato alle soluzioni offerte da RIOS potrà passare dal nostro stand e saremo noi a direzionarlo verso gli specialisti più indicati a guidarlo. Verso quale direzione? Quella della realizzazione di qualunque progetto, naturalmente in salsa open source enterprise.
È tutto, certamente ci sono altri motivi per partecipare a We Make Future, noi speriamo di avervi ispirato almeno a farci un pensierino.
Ing. Matteo Marcato