CDS-soluzioni digitali

"Racconti per bambini fino agli otto anni di età e per ex bambini fino ad una non definibile età."

storytelling

 

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AUDIO

 

Un’imprenditrice visionaria si ferma un giorno ad osservare un bosco di querce. Tutti lo vedono semplice, spoglio, poco attrattivo, rumoroso a causa di una vicina tangenziale.

Lei vede quel luogo invece come la casa di esseri immaginari che possono diventare reali nelle menti di chi lo visita.

Dopo molti anni di grandi successi e riconoscimenti il bosco è in pericolo a causa di una situazione internazionale complessa e di folli logiche autodistruttive promosse da chi ha potere di decidere per tutti.

Ma il bosco deve sopravvivere e allora serve una nuova visione, una nuova magia, la voce di gnomi e fate deve giungere nelle case dei loro piccoli ospiti costretti in prigione a tempo indeterminato.

Parco didattico abitato da gnomi e fate. Click per i racconti degli gnomi.

CDS – Comunicazione e soluzioni digitali.

Giocabosco, click per visitare il sito del parco.

  • Sviluppo di una missione sociale a mezzo Instagram e Facebook per allietare le serate dei bambini e dei loro genitori
  • Lettura di racconti in diretta
  • Interpretazione in chiave “gnomesca” delle storie
  • Realizzazione di racconti originali e relativa lettura registrata da pubblicare sul web
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Bosco

Un bosco di querce popolato da gnomi e fate
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Racconti

Un numero imprecisato di racconti, fiabe, eventi, avventure ...
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anni

Un luogo magico che da 18 anni permette a chi lo visita di sognare

Ma: Michela buongiorno, siamo qui oggi e vogliamo iniziare questa intervista con una citazione, non so neanche se sarà un’intervista o una chiacchierata tra amici perché dobbiamo rivelare subito che insomma .. non c’è solo un rapporto di lavoro ma un rapporto di amicizia tra noi.

Mi: buongiorno, è vero, è partito tutto come
un rapporto di amicizia e poi abbiamo collaborato anche per lavoro

Ma: perfetto, allora la citazione da cui voglio partire è questa “C’è un luogo magico vicino al Lago di Garda …” come continua questa storia?

Mi: allora una storia un po’ vecchia quindi faccio un po’ fatica a ricordare come è cominciata perché Giocabosco c’è da 18 anni. All’inizio cercavo un luogo dove portare i miei bambini a fare un’esperienza nella natura, quando ho scoperto che non c’era qualcosa di simile l’ho creato e quindi è nato questo luogo, dove i bambini e le famiglie e le scuole vengono a fare esperienze di educazione ambientale nella natura. La chiave sono la fantasia e il gioco e quindi vivere un’esperienza divertente per imparare qualcosa.

Ma: quindi se tu dovessi descrivere il Bosco come hai già fatto in poche parole si potrebbe dire che è un luogo incantato che continua a generare stupore soprattutto per i bambini giusto?

Mi: esatto, anche se lo scopo è cercare di emozionare anche l’adulto perché è lui alla fine che decide di portare i bambini, quindi i primi che dobbiamo emozionare attraverso la comunicazione sono loro perché, se già l’adulto riesce a sognare a tornare bambino, sicuramente quando porterà i figli / gli alunni qua sarà un successo. Se uno non riesce ad entrare nell’atmosfera difficilmente anche il bambino riuscirà a viverla appieno.

Ma: ma quindi è il bambino interiore dell’adulto che viene stupito da Giocabosco, bambini in generale di che età?

Mi: allora da piccolissimi: dai due agli otto anni, anche se in realtà è adatto anche per bambini più grandi però le strutture gioco sono adatte fino agli 8 anni e anche gli spazi non sono grandissimi. Quindi abbiamo messo questo limite d’età.

Ma: bene, allora al solito dopo un po’ di cammino arriviamo al punto della storia in cui dobbiamo rivelare come CDS è stata utile in qualche modo a Giocabosco, a te la parola.

Mi: allora l’idea di collaborare è nata durante il covid, quando ovviamente il bosco era chiuso e avevamo la necessità di coinvolgere e intrattenere il nostro pubblico, sui social soprattutto e quindi abbiamo iniziato facendo delle dirette e dove Matteo leggeva le storie, quelle più famose, a tappe.

Quindi si cominciava una storia, si leggevano alcune pagine e questa cosa ha fatto molto compagnia, avevamo bambini, adulti, insegnanti che ascoltavano e che erano coinvolti da questa cosa; poi abbiamo pensato anche proprio di raccontare la storia del covid, di cos’era, per i bambini attraverso una storia di gnomi, questa è andata virale e ha avuto tantissime visualizzazioni ed è stata usata dalle insegnanti che erano in dad per spiegare ai bambini, soprattutto più piccoli, scuola dell’infanzia e prima seconda elementare cos’era il covid.

L’abbiamo fatto per rassicurarli e un po’, per dare una spiegazione di tutto quello che stava succedendo.

Successivamente abbiamo scritto altre storie sull’origine di Giocabosco, quando gli gnomi sono arrivati e varie altre storie lette da Matteo che in questo caso era gnomo Gelsomino e anche la sera quando facevamo le dirette impersonava lo gnomo che raccontava le storie ai bambini, e quindi questa cosa ha tenuto veramente molto molto legate le persone e abbiamo anche fatto credo un servizio utile perché appunto abbiamo fatto compagnia in un momento difficile ed è servito anche a noi per non abbatterci, perché comunque l’attività era ferma in quel momento.

Ancora adesso la pagina delle storie è molto visualizzata e continua ad essere ascoltata, richieste di “quand’è che fate altre storie” arrivano sempre, quindi è una cosa che è piaciuta molto.

Ma: benissimo allora dovremo darci da fare per creare altre storie. Per quanto riguarda invece la nostra simpatica chiacchierata, visto che magari ci ascoltano anche degli imprenditori, cosa ne pensi più in genere dell’audio, dei podcast e se vogliamo estendere ancora dello storytelling in tutte le sue forme, visto che qui si parla di raccontare storie proprio, in modo più che concreto?

Mi: ecco credo che le persone siano molto interessate alla storia in generale, alla storia delle persone a come hanno fatto a cominciare la loro attività e tutti i vari passaggi, raccontare queste storie avvicina molto il pubblico al brand quindi credo che sia importante per qualsiasi tipo di attività perché qualsiasi tipo di attività ha dietro delle persone e quindi è importante raccontare le proprie storie. Anche i grandi marchi lo fanno, bisogna trovare il modo giusto però, è una cosa importante, è una cosa che piace.

I podcast adesso sono molto di moda, perché è un modo veloce di usufruire di contenuti anche mentre si fa qualcos’altro..

Ma: allora veniamo all’attualità, com’è andato questo 2023? Insomma siamo all’inizio del 2024, sono stati purtroppo tre lunghi e duri anni in cui la fantasia è stata messa a dura prova e forse solo nel dopoguerra si era vissuta una situazione così brutta da tanti punti di vista, cosa che per fortuna sia io che te non abbiamo vissuto, mi riferisco almeno al dopoguerra, abbiamo vissuto invece il dopo covid.

Com’è andato il 2023 appena passato?

Mi: il 2023 è stato l’anno proprio della rinascita perché è passata la paura, passate tutte le accortezze che si dovevano avere in pubblico, la gente se n’è dimenticata, soprattutto quando veniva qua, perché all’aperto in un bosco e quindi sono ricominciate un po’ le relazioni.

La gente è venuta più tranquillamente quindi non si è più visto nessuno con la mascherina, tutti più sereni e anche l’energia nel bosco è molto cresciuta. Merito anche comunque dello staff molto molto appassionato quest’ultimo anno.

Abbiamo sofferto invece gli anni precedenti perché comunque tutti sono stati toccati dalla situazione e anche diciamo dare energia, intrattenere i bambini se non stai bene tu è una cosa complicata, invece quest’anno è stato proprio un anno diverso, il post covid ci ha insegnato tante cose e quindi siamo ripartiti con qualcosa in più.

Ma: ottimo, allora ultima domanda se vuoi scatenarti, cosa consiglieresti ad un imprenditore che vuole costruire un percorso comunicativo che però lo renda in qualche modo unico agli occhi del suo pubblico e della sua potenziale clientela, naturalmente a parte consigliare di rivolgersi a CDS 😀

Mi: naturalmente 😀  il consiglio è di non prendere tutti i canali che ci sono e fare un po’ qui un po’ là, ma di concentrarsi su uno e fare un buon lavoro in quel canale. Ovviamente va fatto uno studio prima per capire il proprio target dove però è inutile avere account su qualsiasi cosa e poi trascurarli tutti, è meglio concentrarsi appunto su un canale e lì creare contenuti di valore che interessino alla propria fascia di pubblico.

Ma: siamo giunti al termine, grazie Fata Madrina, salutami Gnomo Gelsomino.

Mi: va bene, ti saluto tutti gli gnomi, alla prossima e buon lavoro.

Mi -> Michela Sartori – Fata Madrina di Giocabosco

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